Da un pò di tempo non scrivo sul mio blog, anche se penso non siano in molti ad essersene accorti, chiedo comunque scusa se sono mancata!
Un grande evento nella mia vita, mi ha costretta a tornare a vivere in città, ho dovuto abbandonare la mia attività di B&B avviata in campagna e riprendere il lavoro di arredatrice presso un negozio di mobili, professione molto bella, creativa, sempre a contatto con gente nuova, che ha però la pecca di svolgersi fra quattro mura e con orari quasi impossibili.
Ci ho messo un poco a riabituarmi e quindi il sabato sera, quando non ho il turno domenicale, scappo per tornare ai miei luoghi adorati e fintanto che la casa non sarà venduta, vado a godere della splendida vista sulla campagna Sabina con affaccio alla valle del Tevere. E' una cosa della quale non si può farne a meno per troppo tempo, il verde, l'aria pulita, il silenzio e i ritmi di quei luoghi entrano a far parte di te e allontanarsene è quasi impossibile.
Per me la sensazione è come quando si accende una sigaretta, la prima tirata è lunga, ti riempie la bocca e i polmoni e ne godi, la seconda è più tranquilla, aspiri lentamente per non consumarla in fretta e le altre a seguire ti danno piacere ma più duraturo, poi la spegni e dentro di te già manca qualcosa...non vedi l'ora di accenderne un'altra.
Insomma a me la campagna fa l'effetto di una droga ma la differenza è che risulta essere veramente salutare, tra l'altro io non fumo dall'età di diciotto anni e
se vi state preoccupando per me, non lo fate, sopravvivèrò con la speranza di poterci tornare definitivamente un giorno.
Intanto continuo a proporvi i miei strampalati accostamenti tra musica e cucina e visto che questo post me lo sono dedicato, vi dico che in questo momento non posso che sentirmi una "Canzone stonata", con un piede qui e la mente rivolta al mio paradiso, non potrei essere altro, mi ci vorrà del tempo per trovare un equilibrio, sopportatemi!!
A questo punto non manca che la ricetta e quindi vi posto la torta "AMARA", un pò come la mia vita adesso, ho imparato a farla in campagna, viene preparata dalle signore del luogo per la festa di S.Anna, il 26 luglio e alla quale è dedicata la collina sulla quale è costruita la mia casa. Attenzione scherzavo, si chiama amara solo perchè ci sono dentro le mandorle amare, ma è buonissima!!
Un grande evento nella mia vita, mi ha costretta a tornare a vivere in città, ho dovuto abbandonare la mia attività di B&B avviata in campagna e riprendere il lavoro di arredatrice presso un negozio di mobili, professione molto bella, creativa, sempre a contatto con gente nuova, che ha però la pecca di svolgersi fra quattro mura e con orari quasi impossibili.
Ci ho messo un poco a riabituarmi e quindi il sabato sera, quando non ho il turno domenicale, scappo per tornare ai miei luoghi adorati e fintanto che la casa non sarà venduta, vado a godere della splendida vista sulla campagna Sabina con affaccio alla valle del Tevere. E' una cosa della quale non si può farne a meno per troppo tempo, il verde, l'aria pulita, il silenzio e i ritmi di quei luoghi entrano a far parte di te e allontanarsene è quasi impossibile.
Per me la sensazione è come quando si accende una sigaretta, la prima tirata è lunga, ti riempie la bocca e i polmoni e ne godi, la seconda è più tranquilla, aspiri lentamente per non consumarla in fretta e le altre a seguire ti danno piacere ma più duraturo, poi la spegni e dentro di te già manca qualcosa...non vedi l'ora di accenderne un'altra.
Insomma a me la campagna fa l'effetto di una droga ma la differenza è che risulta essere veramente salutare, tra l'altro io non fumo dall'età di diciotto anni e
se vi state preoccupando per me, non lo fate, sopravvivèrò con la speranza di poterci tornare definitivamente un giorno.
Intanto continuo a proporvi i miei strampalati accostamenti tra musica e cucina e visto che questo post me lo sono dedicato, vi dico che in questo momento non posso che sentirmi una "Canzone stonata", con un piede qui e la mente rivolta al mio paradiso, non potrei essere altro, mi ci vorrà del tempo per trovare un equilibrio, sopportatemi!!
A questo punto non manca che la ricetta e quindi vi posto la torta "AMARA", un pò come la mia vita adesso, ho imparato a farla in campagna, viene preparata dalle signore del luogo per la festa di S.Anna, il 26 luglio e alla quale è dedicata la collina sulla quale è costruita la mia casa. Attenzione scherzavo, si chiama amara solo perchè ci sono dentro le mandorle amare, ma è buonissima!!
TORTA AMARA
Ingredienti: 6 uova, 500gr zucchero, 1 bicchiere di olio, 1 bicchiere di latte, la buccia di 1 limone grattuggiato, 1 bustina di lievito in polvere, 100gr di mandorle amare tritate fini, 1 bustina di vanillina, farina q. b.
Battete le uova con il mixer, poi aggiungete in sequenza tutti gli ingredienti, l'impasto deve risultare morbido, infornate a 180° per 40 minuti circa, fate la prova dello stuzzicadenti per sentire se è asciutta, spegnete e lasciate in forno a raffreddare.
Potete servirla, cosparsa di zucchero a velo, con della frutta fresca oppure bagnarla tipo babà e metterla a pezzetti nei pirottini
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