Sicuramente voi non sapete che mi sono divorziata da diversi anni, dopo quindici anni di vita insieme, tra fidanzamento e matrimonio.
I primi tempi che rimasi sola, furono difficili, il sentimento era vivo dentro di me e i ricordi di ciò che era stato facevano ancora molto male, inoltre ciliegina sulla torta, dovetti cambiare lavoro.
Lo percepii come un altro trauma ma non sapevo che invece fu una benedizione, perchè fu lì che incontrai Sandra, la mia amica del cuore.
Si era da poco separata anche lei e quindi questa esperienza al momento ci accomunò. Dopo le lacrime iniziali cominciammo timidamente ad uscire di sera, a passare qualche weekend fuori, ma eravamo state troppo tempo nella situazione di coppia, che il mondo fuori ci sembrava veramente diverso da come lo ricordavamo noi.
E' vero che l'indipendenza acquisita era ben altra cosa da i dinieghi dei genitori e dell'inesperienza dell'età, ora si andava nei locali dopo la mezzanotte e due donne sole erano ben accette ovunque, mentre hai nostri tempi non si usciva senza un accompagnatore e a quell'ora si rientrava in casa. Comunque con l'appoggio de l'una su l'altra iniziò la rinascita e fu allora che venne il bello.
Conoscemmo un sacco di gente simpatica e non, tanti bei posti dove andare insomma non avevamo più un minuto di tempo libero. Finito di lavorare di corsa a casa e via con i preparativi per uscire o a cena o a ballare. Ogni cosa era buona per divertirci, per ridere a crepapelle fino alle lacrime e per parlarne il giorno dopo al lavoro.
Sono stati quattro anni davvero fantastici che non posso certo dimenticare, le tante esperienze mi hanno davvero accresciuta e insieme abbiamo traghettato quel momento buio e doloroso che è la fine di un rapporto.
Quindi è alla "bionda", così la chiamavano, che voglio dedicare questo post, in un momento così delicato della sua vita dicendole che tutto si supera e di ricordare allora per vivere bene oggi e inoltre che io sono sempre pronta per aiutarla magari anche a ritrovare un sorriso.
Un carattere tutto pepe come era lei, se fosse musica, non potrebbe che essere un ballo latino e siccome a lei piaceva tanto, direi un chachacha, magari sentendolo si rimetterà a ballare.
La ricetta che le voglio dedicare è un dolce, anche se dice che non li mangia, so che non è vero e queste spumeggianti frittelle fanno al caso nostro.
CIAMBELLE DI RICOTTA
300gr di farina manitoba
200gr ricotta
120gr di zucchero
scorza di arancia grattugiata
2 uova grandi
1 bst di vanillina
un pizzico di sale
olio per friggere
zucchero a velo
Fate la fontana sul piano di lavoro, aggiungete la ricotta sbriciolata, lo zucchero, la scorza d'arancia, le uova sbattute, la vanillina e il sale.
Lavorate brevemente l'impasto quindi formate dei cilindri , uniteli a due a due e formate delle
ciambelline, chiudendo bene le estremità.
Friggetele in olio ben caldo, passatele su carta assorbente e spolverizzatele di zucchero a velo.
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